scultura ambiente ipnotico (1973 - 1975)

Le opere di questo periodo vengono concepite di grandi dimensioni, poiché una volta inserite nell’ambiente che le ospita, esse sono in grado di creare una scansione spaziale del tutto eccezionale. Le lamiere metalliche vengono disposte a mo’ di quinte insolite e la loro composizione permette allo spettatore di percorrere un breve ambulacro, all’interno del quale viene contemporaneamente risucchiato e proiettato. In Ipercilindro lo spazio circostante penetra e si dilata, la luce viene assorbita e le superfici prendono vita mediante surreali giochi visivi; un moto fluttuante ed in perpetua mutazione governa le immagini che vanno creandosi. Inserendo l’opera in ambienti piccoli e stretti, come i vicoli dei paesini o le stradine antiche, l’artista decide di espandere e cambiare la realtà intorno all’osservatore, stimolandolo a rileggere le figure radicate nel presente e proponendogli una percezione ottica del “possibile” completamente inedita. Pierelli scopre così l’intento primario di queste strutture mutevoli: catapultare lo spettatore in regioni pluridimensionali!

Attilio Pierelli supervisiona la saldatura di Ipercilindro nell’officina di Gastone Di Pietro, Roma, anni ’70
Ipercilindro (o Solarium), 1975, acciaio inox, cm 300x300x300
Attilio Pierelli all’interno di Ipercilindro durante la mostra Sculture in Piazza Margana, Roma, 1973